Le feste sono una dannazione.
Per i genitori di un bimbo autistico, come me, ancora di più.
Non voglio soffermarmi tanto sulle feste rosse del calendario, ma su quelle più impreviste ed inquietanti: le feste dei compagni di scuola.
In questo senso, la pandemia mi ha dato una grossa mano a bypassare questi momenti di puro disagio, perché le feste non le si fa più, o quasi.
Oggi mio figlio è felice di partecipare, purché non si tratti di feste troppo lunghe e come dargli torto?!
Quando era più piccolo, e mi riferisco agli anni dell’asilo – anni durissimi in cui il linguaggio tardava ad arrivare – questi appuntamenti erano invece inevitabili e tragici allo stesso tempo.
L’incontro festoso era lì ad attenderci come un cupo avvertimento, a puntare il dito dritto sulla diversità del mio bimbo e della sua vita.
Non abbiamo mai partecipato in quegli anni. C’era poco da festeggiare per noi.
Le feste erano davvero roba per altri.
FdM