Che tristezza a volte abitare in un condominio.

Un frenetico alveare: tutti vanno e vengono, spesso neanche si conoscono. Ognuno è interessato a sé stesso e basta.

Non per tutti è così. Per un bimbo nel mio condominio, il mio bimbo, gli altri sono molto importanti.

Ogni abitante del condominio è stato brevemente intervistato da lui.

Ma mio figlio non si è limitato a chiedere  il nome, come farebbe un bimbo qualunque, ma anche il piano in cui abita.

Inizialmente, la domanda suscitava un certo imbarazzo: “Che vuole questo bimbo curioso?”, pensavano.

Oggi, superata la sorpresa iniziale, tutti ci conoscono e noi conosciamo tutti.

Così, quando saluto Mattia o Lorena, mio figlio subito aggiunge: “abita al piano 6 o 2” e questo è molto divertente.

Così, con la tua particolarità, hai trasformato un serio e monotono condominio del centro di Bologna, in un posto allegro e anche un po’ imprevedibile!

FdM